You are hereRecupero C1 - Genova Cairese finisce 7 a 5

Recupero C1 - Genova Cairese finisce 7 a 5


 Cairo Montenotte - Domenica 4 Agosto si è conclusa la Regular Season del campionato di C1 con il recupero tra il Genova baseball e la Cairese. La compagine valbormidese  si presenta all’appello priva dei  titolari  Sicco, Benvenuto e  Blengio e con Boccardo in panchina indisponibile per una brutta infiammazione alla gamba destra. La partita particolarmente lenta e condita da un caldo afoso, non desta particolari emozioni. Unica nota positiva per i biancorossi il ritorno sul monte di  Alex Bazzicalupo che assolve onestamente il suo compito  anche se non adeguatamente  sorretto dalla difesa.  Il risultato finale è comunque condizionato dalla grande motivazione dimostrata dai genovesi, trascinati da Andrea Grioli in splendida forma con mille di media battuta. D’altro canto la squadra di casa, assolutamente senza stimoli, ha commesso qualche errore di troppo del quale il Genova ha approfittato per portare a casa un’importante vittoria. Per la Cairese ora due settimane di pausa, poi riprenderanno gli allenamenti. In programma per i  i primi due week-end di Settembre la Coppa Italia  rispettivamente contro Fossano e Sanremo; la formazione Ragazzi attende invece di sapere chi affronterà nella prima fase di qualificazione al titolo Italiano di Categoria prevista il 6-7 Settembre.

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ritratto di pace

 

Sono dispiaciuto per l'amarezza degli amici di Sant'Antonino che posso sicuramente comprendere da un punto di vista sportivo. Certamente domenica non siamo stati all'altezza delle aspettative sia per il fatto che eravamo decimati, sia perché noi che c'eravamo abbiamo giocato una partita scialba. Per questo non ci sono scuse ma quando ti ritrovi senza lanciatore partente, senza primo e secondo rilievo e hai in panca con una gamba fasciata il miglior battitore della stagione, probabilmente non sei al top della forma. D'altra parte credo che lo scontro diretto tra Genova e New Panthers potrà ampiamente dimostrare chi merita di restare in C1, senza l'intervento di squadre demotivate da una classifica consolidata. Su di noi sono state dette cose molto brutte, spiacevoli e offensive quanto gratuite, forse dettate dall'ira di un momento. Per questo non mi scompongo affatto e ritengo che possano far parte del gioco. Quello che invece proprio non riesco a digerire è quanto scritto ieri nel famigerato forum della Juve da un sedicente mentore.

http://www.juve98.it/forum/view.php?idnews=1596&partenza=0

Era l’estate del 1987 quando per la prima volta mi sono avvicinato ad un campo da baseball. Frequentavo la seconda media ed ero andato ad accompagnare il mio amico Enrico che siccome abitava li vicino aveva deciso di mettersi a giocare a quello strano sport. Io ero un ragazzino molto timido che non aveva quasi mai messo il naso fuori di casa. Appena arrivato, non capivo nulla e pensavo: “questi sono tutti matti”. Venni subito però travolto dalla strana luce che emanavano gli occhi di quei ragazzini che si divertivano come dei pazzi a fare cose per me insensate. E più stavo li, attaccato a quella rete e più non riuscivo a staccarmi. Poi l’allenamento finì, il mio amico venne verso di me e con lui lo strano omone che faceva l’allenatore e che tutti chiamavano Gigio. Quell’omone aveva un guantone, me lo mise in mano e mi disse: “l’allenamento è giovedì alle 6”. Poi si girò, si sedette sul suo Guzzi California e se ne andò.  Ora di anni ne ho 35, guido un Guzzi California, ho una spalla piena di buchi, sono meno timido di allora, ho un sacco di ricordi e tanti amici con cui parlarne. Ho varcato il cancello di quel campo tante volte per giocare, per allenarmi o per allenare, per far feste o anche solo per vedere o parlare con qualcuno. Sono cambiate tante cose, tanti volti, tante idee, persino alcune regole del gioco. Ora ci sono gli spogliatoi, le panchine, le tribune, un campo da softball, una grossa palla appesa sulla rete all’esterno sinistro. Tutto è cambiato ma sola cosa è rimasta come prima (non tu Gigio).  La luce che c’era negli occhi di quei ragazzini nell’87 e che ho rivisto centinaia o forse migliaia di volte in questi 21 anni e che spero qualcuno abbia visto pure nei miei. L’ho vista negli occhi dei mie compagni di squadra di adesso, di Stivu, di Pise, di Roby, di Paky, di Siccu. L’ho vista negli occhi di Max quando a fine partita fa battere il piccolo Tommy con la mazza di plastica. L’ho vista negli occhi del piccolo Tommy domenica mentre spegneva le 4 candeline della sua torta di compleanno dopo la partita. L’ho vista negli occhi di Pareo incavolato per aver fatto un HR in foul. L’ho vista negli occhi dei mie ex compagni, quelli di Flavio, di Ago, di Pive, di Simone Merli, di Paolone o in quelli di Marcolino, di Bon, di Paolino, di Silvano, di Giallo, di Poldo. L’ho vista negli occhi dei miei avversari, quelli di Arieta, di Tarassi, di Condò, di Pianezze, di Vegni, di Boe o di  Sandrone o dell’amico Libratti.  L’ho vista negli occhi di Alex Liddi che partiva per gli States o in quelli di Luca Lomonte che partiva per l’accademia. L’ho vista negli occhi di alcuni miei allenatori come Gigio, Flavio, GP, Scotty, Oscar. L’ho vista negli occhi di un amico nel settembre del 92 al termine di una partita di Play-off.  E’ la stessa luce che ho visto per 30 anni negli occhi di mia madre quando mio padre tornava da lavorare o in quelli di mio nonno quando parlava con mia nonna. Di recente, ho visto quella luce negli occhi di un bambino di 10 anni, che partiva per il Giappone una domenica di luglio, orgoglioso di portare quella maglia azzurra e l’ho rivista ieri sera, che usciva dal telefono mentre mi diceva: “Ho giocato esterno e ho fatto una battuta velenosa”.

Mentore, piccolo uomo, sappi che non riuscirai a spegnere quella luce.

Tu non l’hai mai vista e mai la vedrai.

Nessuno è più ignobile di chi se la prende con un bambino.

Pace#51

Cara Cairese Baseball
magari non vi ricordate di me, ma io mi ricordo bene di voi e delle tante partite giocate contro.
Ho giocato tanti anni, una ventina, prima a Torino poi Avigliana e poi Torino, GT48, di nuovo fino alla A2. Ora sono negli Stati Uniti per lavoro e nonostante segua anche la MLB, mi piace ributtarmi nei ricordi e spesso far riafforare nomi, partite, campi da gioco. Questo ultimo intervento di Pace mi ha fatto venire la pelle d'oca per l'immagine di quegli occhi e luce che anche io ho visto in tanti compagni ed avversari nominati: Anto Boe con le sue palle ad elastico, aver avuto l'onore di giocare con Miressi e Orlando Vegni, essere in base e vedere Ivan Pianezze mettere tutti i suoi muscoli sulla palla per portarci avanti e la costanza e determinazione di Libro. E a Cairo quegli occhi li ho visti in tante persone durante gli anni Diego, Ago, Simone Merli, Silva, Pive, Marco Sechi,Stivu, Pace stesso. Bon che una battuta buona te la trovava sempre.
Cairo era sempre una trasferta bella da fare, partite rudi, agonisticamente parlando dure, combattute ma leali. Non erano mai partite facili, ho perso e vinto con Cairo. Una delle frasi che mi porto ancora dietro con piu' orgoglio e' stata detta da Pascoli dopo aver perso due incontri ad Avigliana, serie B annata 1997, penultima di campionato. "Complimenti, siete diventati davvero una bella squadra". L'anno successivo sempre ad Avigliana abbiamo perso due, con quel roccambolesco ritorno vostro dopo che eravamo 15-5 ad inizio settimo, dopo due fuoricampo mio e di Ivan Pianezze su Alez Bazzicalupo.
Mi ha fatto piacere trovare il vostro sito, leggere la immensa rassegna stampa che Pascoli negli anni ha raccolto, leggere e vedere foto di persone che ricordo con stima e affetto.

A Cairo ci sara' sempre quella luce.

Emanuele Cauda #34

ALLENAMENTI INVERNALI

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ALLENAMENTI 24

PALESTRA SCUOLE MEDIE

Under 12
Martedì e Giovedì
17,30 – 19,00
Under 15
Martedì e Giovedì
19,00 – 20,30
SENIORES
Martedì e Giovedì
20,15, -22,30
Mini Baseball
under 9
Martedì
17,30-19,00

TROFEO CONI 2024

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Cairese impegnata con il Baseball5 nella nona edizione del TROFEO CONI a Catania a rappresentare la Liguria. Un esperienza fantastica in un ambiente da sogno per gli atleti Cairesi Cionti Jacopo, Colorado Rueda Ashley Michel, Gjataj Marina, Luisi Azzurra, Pizzorno Angelica, Malatesta Francesco, Sechi Giulio, accompagnati da Pascoli Giampiero e Ghidetti Giovanni. Bilancio positivo i valbormidesi si sono posizionati onorevolmente a metà classifica.
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